ETRUSCHI

A nord dell’Arno la città etrusca di Pisa fonda empori commerciali lungo la costa e presso le foci dei fiumi per i traffici marittimi tra l’Etruria e le aree liguri e francesi come quello di Campo Casali a San Rocchino (Massarosa), sulle sponde del Lago di Massaciuccoli costruito alla fine dell’VIII sec. a.C., con funzione di scalo marittimo verso la colonia focese di Marsiglia e in stretto contatto con l’emporio ligure di Chiavari.

Nel territorio di Camaiore tra il VII e la fine del IV sec. a.C. piccoli nuclei abitativi etruschi vengono posti in prossimità della costa (Podere Campo Rosso a Migliarina) e allo sbocco delle valli fluviali (Acquarella a Capezzano Pianore), mentre l’entroterra è scarsamente popolato, con tracce di frequentazione sui primi colli a Marignana e sulle alture a Grotta all’Onda, Monte Lieto, Monte Altissimo. I villaggi, simili a quelli dell’area pisana e dell’Etruria padana, hanno capanne rettangolari con fondo ribassato nel terreno, la base delle pareti costituita da filari di grandi ciottoli fluviali e l’elevato ligneo rivestito di argilla. Sono collegati al mare direttamente o attraverso le vie d’acqua, con funzione di scali intermedi e di centri fornitori di minerali (giacimenti piombo-argentiferi tra Seravezza e Stazzema) e di marmo delle Apuane.

Il rituale funerario nel VII sec. a.C. è di tipo ligure con la deposizione delle ceneri del defunto all’interno di una cassetta litica, come nella necropoli del Baccatoio di Pietrasanta, oppure di tipo misto ligure-etrusco come nella sepoltura di Villa Mansi presso Camaiore, in cui i resti del cremato sono contenuti all’interno di una olla in bucchero protetta da un piccolo dolio. A partire dal VI secolo a.C. le tombe hanno corredi funerari con vasellame in bucchero che presenta le prime iscrizioni in alfabeto etrusco, incise con uno stilo o uno scalpello, sulla base dell’alfabeto dei coloni greci dell’Italia meridionale che gli Etruschi agli inizi del VII sec. a.C. adottano apportandovi alcune modifiche.

Per segnalare la presenza delle tombe vengono infissi nel terreno cippi a forma di clava o emisferici, in marmo locale. Uno di questi segnacoli funerari databile al V secolo a.C., è stato rinvenuto a Vado, nei pressi di Camaiore, ma senza riferimenti alla sepoltura a cui apparteneva.