ALTO MEDIOEVO
Alla fine del VI secolo d.C. i Longobardi conquistano parte della Toscana fondando il Ducato di Tuscia, con capitale Lucca. La Versilia rimane inizialmente ai bizantini e viene citata nell’editto del re Longobardo Rotari in quanto è posta sul limes, il confine militare bizantino a difesa di Luni e della Liguria. Luni viene conquistata dai Longobardi nel 641-43 e perde il suo ruolo strategico di porto bizantino per la distribuzione dei prodotti mediterranei cominciando la sua decadenza. L’occupazione longobarda della Versilia porta alla costruzione di numerose fortificazioni di altura a controllo delle strade principali e della costa, presidiati solo da guarnigioni di soldati. Nonostante i numerosi toponimi longobardi presenti nel territorio, non ci sono però al momento precise tracce archeologiche di insediamenti o sepolture riferibili alla popolazione longobarda. A partire dall’VIII secolo d.C. Camaiore (Campo Maiore) viene citato come locus, cioè come abitato sparso; in una pergamena del 984 viene nominato come villa, cioè come villaggio. Si sviluppa lungo la via publica , identificabile con l’attuale via IV Novembre, ovvero la Via Francigena, documentata dal diario di viaggio del 990 d.C. dell’arcivescovo Sigerico di Canterbury. Di ritorno da Roma egli elenca tra le 79 tappe del percorso anche “ Campmaior ” come XXVII submansio. Sempre nell’VIII secolo vengono edificate numerose chiese che si inseriscono in un paesaggio fatto di villaggi e di capanne sparse immerse tra campi, vigne e selve. Le chiese della Versilia sono divise tra i vescovi di Luni e di Lucca e fanno capo alle pievi, dotate di fonte battesimale, del diritto alla sepoltura dei defunti e della riscossione delle decime. A Camaiore tra VIII e IX secolo d.C. si attestano otto chiese sotto la Pieve di Santo Stefano (e San Giovanni Battista) documentata a partire dall’817. La Badia di San Pietro è invece già esistente nel 761, quando viene citata nell’atto di elezione di Alamund come abate. L’importanza di questo monastero benedettino è dovuta, oltre all’ingente patrimonio terriero per lasciti e donazioni, alla strategica posizione lungo il tracciato della via Francigena. Tra i suoi possedimenti c’è anche la chiesa di San Michele Arcangelo , nei cui pressi uno scavo archeologico ha documentato la presenza di una chiesa più antica non testimoniata nei documenti di archivio, affiancata da una serie di tombe prive di corredo funerario ( area archeologica di Piazza Francigena ). Tra VIII e IX secolo cominciano anche a svilupparsi i primi castelli in cui la popolazione civile risiede pagando una tassa al proprietario: inizialmente la loro struttura è molto semplice con capanne a base in pietra, muri in argilla e tetto di paglia circondate da una palizzata di legno e da un fossato, come testimoniato dagli scavi del castello di Montecastrese sopra a Lombrici