SALA 9 – APPROFONDIMENTI SULLA CIVILTÀ ROMANA
Lungo il corridoio si aprono quattro nicchie laterali pertinenti a particolari aspetti socioculturali del mondo romano: la morte, la religiosità, la cucina e la domus.
Nella prima nicchia a sinistra un excursus sui rituali funerari romani introduce l’esposizione dell’epigrafe romana di una nobildonna locale, Valeria Camilla, e della riproduzione del sarcofago di III secolo d.C. attualmente conservato nella Pieve di Camaiore, reperti entrambi provenienti da Lombrici (Camaiore).
La nicchia di fronte ospita una riflessione sulla religiosità romana e sulle nuove pratiche misteriche, recepite a Roma dal mondo greco-orientale e fondate su un rapporto più stretto e personale fra divinità e devoto. Sono riprodotti, tra gli altri oggetti, un piccolo larario e gli strumenti musicali utilizzati durante i rituali di cui si possono sperimentare le sonorità.
La seconda nicchia a sinistra riproduce un termopolium di Pompei, ovvero quello che oggi chiameremo un locale di street-food: era infatti pratica comune il rifocillarsi per strada acquistando cibo in strutture che vendevano pane, vino, zuppe di cereali.
La nicchia di fronte ricostruisce il banchetto di una ricca domus. Sono esposte riproduzioni di oggetti e strumenti impiegati in quello che per gli antichi romani era il momento dell’otium, ovvero la pausa dagli impegni della vita politica (dadi da gioco e pedine, ceramiche e contenitori in vetro da banchetto, strumenti musicali che accompagnavano le danze).