L’Antico Molino Cerù
Descrizione
Il Molino di Teneri, detto anche Pedonese o Cerù, prende il nome sia dalla località “Al Cerù”, che deriva dalla famiglia omonima, sia dal Comune di Pedona, che venne annesso dal 1496 al Comune di Camaiore.
Oggi non è più possibile accedere all’interno ma è visibile la facciata della casa murata.
Per arrivarci bisogna svoltare a destra del sentiero situato all’inizio di Via del Cavallini e percorrere la traversa per una decina di metri, fino a trovarlo sulla sinistra.
Contesto Storico
Il Molino era un casalino privato che risale al 1346. Era di proprietà di Giovanni di Niccoluccio di Nocchi, per poi passare successivamente agli eredi di Benedetto Buonvisi, nobile lucchese, fino ad arrivare alla famiglia Cerù tra il XVII e il XVIII secolo.
Un documento del 1394 cita la struttura: “una petia di terra campie quae videtur domus cum edificio unius molendini cum domo muratam et solariatam cum duobus paribus macinarum et cum vitibus et arboribus et nucibus supra se in loco ditto a Tenero…”. Il documento rivela che la proprietà era formata da un pezzo di terra con due coppie di mulini e una vigna e alberi ed era posta nella località di Teneri.
Un’altra fonte, risalente al 1591 e inserita in documenti legati alla famiglia dei Buonvisi ci offre altre informazioni sul mulino: “Una pezza di terra in detto Comune al Molino Pedonese un ceppo di case che mostra in due stanze con forno solaro con tre palmenti macinanti con gora sopra se” .