ETA’ DEI METALLI
Con la scoperta della metallurgia e la prima lavorazione del rame inizia un periodo di grandi novità̀: le popolazioni si spostano alla ricerca di metalli, favorendo gli scambi, la circolazione di oggetti di pregio e di idee, con cambiamenti nella società. Nel territorio i gruppi umani frequentano stagionalmente le grotte e i ripari sotto roccia per le attività̀ di pascolo e di transito lungo le vie di transumanza attraverso l’Appennino e le Apuane. Si diffonde l’uso di seppellire i defunti secondo il rito dell’inumazione all’interno di crepacci carsici e inghiottitoi naturali, assieme al loro corredo funerario, molto vario e composito, in cui emergono i simboli delle prime élite guerriere con pugnali in rame, asce in pietra levigata, cuspidi di freccia in selce ed elementi di ornamento in steatite, marmo, arenaria, osso e conchiglia. Sono numerose le cavità nel territorio di Camaiore ad aver restituito sepolture singole o plurime nel periodo detto Eneolitico (facies di Vecchiano), come Buca del Corno,dove sono stati rinvenuti i resti scheletrici di sei individui adulti e almeno quattro bambini di età inferiore ai 6 anni con una datazione di circa 3 500 a.C. che corrisponde ad una fase iniziale dell’Eneolitico ed è una delle più antiche per il territorio toscano. Il ricco corredo funerario tra cui due pugnaletti in rame arsenicato, indica importanti rapporti con l’area meridionale della Toscana (cultura di Rinaldone). Altri resti umani sono presenti a Grotta del Tanaccio, Grotta di Penna Buia, Grotta del Tambugione, Grotte delle Pianacce, grotte della Penna.
Per questa fase non si conoscono nel territorio villaggi all’aperto, che probabilmente erano collocati nell’area pianeggiante lungo la costa e il lago di Massaciuccoli e i cui resti sono sepolti dai depositi alluvionali, mentre abbiamo testimonianza della prima frequentazione dell’area dei Ripari di Candalla, una serie di ripari sotto roccia posti lungo il Torrente Lombricese, lungo la via di transumanza che porta ai pascoli del Monte Matanna. Gli scavi archeologici hanno mostrato lunghe fasi di occupazione stagionale, soprattutto durante l’ Età del Bronzo medio e recente (1800-1200 a.C.) con la presenza di strutture abitative addossate alle pareti rocciose dove si svolgevano attività legate alla pastorizia (fusaiole per la tessitura, bollitoi per la lavorazione del latte) e al commercio attraverso le Apuane e gli Appennini, tra cui si segnala la presenza di un elemento ornamentale in ambra, materiale prezioso proveniente dal Mar Baltico, oggetto di scambi commerciali in tutta Europa.