GROTTA DI PENNA BUIA
Comune di Camaiore – Frazione di Casoli
Periodo di occupazione del sito: Eneolitico.
La Grotta della Penna Buia si apre sul fianco del Monte della Faina a 670 m s.l.m. nella frazione di Casoli.
Fu segnalata per la prima volta da C. Regnoli nel 1867,fu oggetto nel 1914 di un saggio effettuato da A. Mochi per conto della Soprintendenza alle Antichità e del Comitato per le Ricerche di Paleontologia Umana in Italia.
Vi fu rinvenuta una sepoltura attribuibile all’Eneolitico (Età del Rame) scavata in un deposito argilloso di età pleistocenica in cui sono stati rinvenuti resti di Ursus spelaeus. I resti della sepoltura appartengono a un giovane di circa 18 anni di sesso probabilmente femminile e di statura molto bassa.
Assieme alla sepoltura sono stati rinvenuti alcuni frammenti di vasi in ceramica grezza e semifine e degli strumenti litici tra cui una punta su lama, probabilmente facenti parte del corredo funerario della sepoltura .
La grotta, in base ai reperti archeologici rinvenuti sembra pertanto essere una delle tante cavità naturali utilizzate come sepoltura collettiva durante l’Eneolitico (3 800 e il 2200 a.C.) nella Toscana nord-occidentale.
Il rito funerario prevedeva il seppellimento dei defunti all’interno di crepacci carsici e inghiottitoi naturali, assieme agli oggetti di corredo come pugnali in rame, asce in pietra levigata, punte di freccia, elementi di ornamento in steatite, marmo, arenaria, osso e conchiglia.