…mete da non perdere…
Ma se si potesse deviare dalla Via principale per lasciarsi sorprendere anche dalle meraviglie nei dintorni? Se cambiando rotta si scoprissero “perle nascoste”?
Se stai cercando questo sei nel posto che fa per te!
Benvenuto nella pagina del sito del Museo di Camaiore – sezione Via Francigena – nella quale ti presentiamo alcuni borghi e percorsi inediti che si localizzano vicino al percorso ufficiale della Via Francigena. Troverai una duplicità di paesaggi naturali mozzafiato, immersi nella toscana, ricchi di arte, storia e cultura. Alcuni percorsi sono adatti a tutti, mentre altri propongono qualche difficoltà in più.
Nella seguente mappa abbiamo evidenziato il percorso principale – tappa 27 – in blu e le “mete da non perdere” indicate con le bandierine azzurre.
Antiche Miniere di Calcaferro
(Da Ripa – Pietrasanta) 10,6 km
2 h e 20 min
50 min
19 min
Breve percorso adatto a grandi e piccini. Un anello di circa 3km percorribile a piedi, interamente ombreggiato e fresco. Si entra in un mondo incantato tra natura e storia. Arrivando in auto fino al paesino di Mulina, nel Comune di Stazzema, si parcheggia lungo la via provinciale prendendo come riferimento la Chiesa e il Campanile. Superato un tunnel di roccia, si arriva ad un ponticello di mattoni, alla vecchia teleferica e poi ad un fiume. Salendo la strada sterrata si arriva al ponte di ferro che si può percorrere Si entra quindi nel bosco dove è possibile visitare le grotte, all’interno di esse molti cartelli indicano la presenza di minerali come quarzo, dolomite e aragonite.
Monte forato
(Da Ripa – Pietrasanta) 12,1 km
Il monte Forato o Pania Forata è una montagna della catena toscana delle Alpi Apuane localizzata nel comune di Stazzema (LU) – Alta Versilia – caratterizzato da un grande foro (o ponte) tra due cime del monte. L’arco naturale, formatosi per l’erosione degli elementi naturali, con i suoi 32 metri di larghezza e 25 di altezza, è uno dei più imponenti d’Italia ed è ben visibile dai due lati della Apuane: la Versilia e la Garfagnana. La sua particolarità è la possibilità di vedere in alcuni periodi dell’anno (tra ottobre-novembre e tra gennaio-febbraio) e da alcune località l’evento che viene definito Doppio Tramonto. Fenomeno in cui si vive la sensazione di vedere il sole tramontare due volte. Il monte ha sempre provocato grande curiosità e fascino, per questo motivo numerosi sono i miti ad esso dedicati. Si tratta di un itinerario complessivamente di difficoltà medio-alta che richiede di superare un dislivello di un po’ superiore agli 800 metri. Inoltre, se si decide di seguire il crinale, in alcuni tratti il sentiero è esposto ed in altri non è ben segnato.
Villa Le Pianore
(Da Camaiore) 4 km
Visita gratuita. Struttura immersa nel verde dove è possibile fare una tranquilla passeggiata o un tour in bicicletta tra le ville e i giardini di questo complesso architettonico costruito tra la fine XVIII secolo e la fine del XIX. Nella villa trascorse lungamente la sua esistenza la principessa Maria Teresa di Savoia, moglie di Carlo Ludovico di Borbone. In seguito Roberto I, duca di Parma, ne fece una delle sue residenze predilette, per questo il 9 maggio 1892 nella villa vi nacque Zita di Borbone che fu ultima imperatrice d’Austria, moglie dell’imperatore beato Carlo I d’Austria.
Borgo di Monteggiori
(Da Camaiore) 4.2 km
Monteggiori o “piccolo monte” si trova alle pendici del monte Gabberi su una collina che domina la vicina frazione di Capezzano Pianore. Si tratta di uno tra i più affascinanti borghi del territorio camaiorese, poiché ha mantenuto intatte le sue originarie caratteristiche di villaggio fortificato medievale. In antichità sorgeva un castello, di cui oggi rimangono solo parte delle mura e la porta d’ingresso al paese, costruito in posizione strategica in modo da dominare tutta la pianura camaiorese e la costa.
La prima testimonianza di Monteggiori risale ad una trascrizione arcivescovile di Lucca datata 1224. Nonostante ciò, la presenza, sin dai tempi antichissimi, della coltivazione della vite e dell’olivo associata alla bellezza e strategicità della sua posizione fanno ipotizzare un pre-esistente insediamento dell’epoca romana.
Oggi la particolarità di questo piccolo paese è quella di trasportarti in “un mondo fatato” ricco di colori, di fiori e di aria fresca.
Grotta all’onda – Casoli
(Da Camaiore) 10 km
Ideale per una escursione in famiglia alla scoperta delle diverse Ere preistoriche sulle Alpi Apuane. A quota 710 metri alle pendici del Monte Matanna (Camaiore) – frazione di Casoli – è possibile fare una passeggiata tra il bosco e le “abitazioni” preistoriche (importanti sono i ritrovamenti risalenti all’uomo di Neanderthal che attualmente si trovano al Museo Civico Archeologico di Camaiore). La grotta, lungo le cui pareti esterne scivolano piccole cascatelle d’acqua, è ampia circa 40×60 m. Occorre segnalare che in occasione di inverni particolarmente rigidi, la Grotta all’Onda diventa un vero e proprio spettacolo: alcune cascate, quelle con minor portata, gelano, e l’acqua nebulizzata che si posa su erba ed alberi si trasforma in uno strato vetrato, rendendo l’atmosfera veramente incantata ed irreale.
Per raggiungere la Grotta all’Onda bisogna seguire le indicazioni per Casoli, passando da Camaiore, e arrivati al paese proseguire per la località Tre Scolli, a questo punto è necessario proseguire per qualche minuto su sentiero 106, deviare per l’acquedotto e seguire poi i segni gialli di sentiero non numerato.
Torre del Lago Puccini
(Da Camaiore) 16 km
2 h e 57 min
1 h e 2 min
21 min
Torre del Lago è una località che si trova tra il Lago del Massaciuccoli e il mare, (frazione del comune di Viareggio), in cui il famoso compositore italiano Giacomo Puccini ha vissuto per trent’anni. Proprio qui, nella sua casa davanti al lago, realizza le sue grandi opere. A poca distanza dalla casa, possiamo trovare l’imponente Gran Teatro all’aperto che ospita ogni anno i nomi più illustri della lirica mondiale. Dunque Torre del Lago è amata anche per la sua marina, molto frequentata specialmente nel periodo estivo, per la presenza di ristoranti e discoteche.
Massaciuccoli
(Da Massarosa) 7 km
1 h e 14 min
19 min
Massaciuccoli è una frazione del comune di Massarosa, in provincia di Lucca. L’interesse storico-scientifico del sito è testimoniata dal rinvenimento del complesso residenziale e produttivo appartenente alla famiglia dei Venulei. Massaciuccoli diviene oggi cantiere per una complessa cultura della tutela, dove le evidenze archeologiche coesistono con le aree protette facenti parte del parco naturale Migliarino San Rossore – Massaciuccoli.
Nozzano
(Da Massaciuccoli) 7 km
1 h e 24 min
28 min
13 min
Nozzano sorge pochi chilometri fuori dal centro abitato di Lucca lungo la strada che dal quartiere S.Anna porta verso Viareggio.A corona di un rilievo roccioso posto sulla destra del corso del fiume Serchio si erge ancora oggi il borgo fortificato di Nozzano, con il suo mastio merlato e le sue torri. Il castello fu uno degli avamposti più muniti, e famosi, sorti a difesa del territorio lucchese lungo il confine di sud-ovest con i territori di Pisa. Sulla sponda opposta del fiume, a poche centinaia di metri in linea d’aria, sorge la corrispondente fortificazione pisana: la Rocca di Ripafratta con le sue torri di avvistamento.All’inizio di settembre il castello di Nozzano ricrea le atmosfere del medioevo con una manifestazione storica. Viene ricostruita la vita sociale signorile e popolare del medioevo attraverso cene, rievocazione degli antichi mestieri, cortei in costume e rappresentazione di vari momenti della storia locale.
Sistema difensivo pisano-lucchese (Filettole)
(Da Massaciuccoli) 7 km
1 h e 20 min
21 min
10 min
Filettole è una frazione del comune italiano di Vecchiano, nella provincia di Pisa, in Toscana.In via del Castello, 26 si erge il Castellaccio di Filettole, il quale, sorto attorno nel XII secolo, era originariamente il monastero fortificato di Santa Viviana. Nel Trecento i Pisani lo rimaneggiarono come palazzo munito di torri.Dal 1388 vi abitò l’arcivescovo di Pisa Lotto Gambacorti, che vi teneva una piccola corte più mondana che religiosa. Con la resa di Pisa a Firenze, nel 1406, la famiglia Gambacorti che governava la città marinara abbandonò tutti i suoi possedimenti: posteriormente a quella vicenda il palazzo assunse il nome di “Castellaccio”.Fu di proprietà dell’arcivescovado fino alla fine del XVII secolo, passando poi a varie famiglie toscane, che lo ristrutturarono pur senza cancellare le tracce del passato. L’aspetto odierno è frutto soprattutto dei lavori settecenteschi.
Sistema difensivo pisano-lucchese (Torre dell’Aquila)
(Da Filettole) 5 km
1 h e 2 min
16 min
6 min
La “Torre dell’aquila” o “Torre segata” fa parte di un più ampio gruppo di fortificazioni situate nella zona attraversata dal confine tra Pisa e Lucca. Alcuni pilastri in pietra che ne segnavano la posizione sono tutt’ora presenti lungo la via che porta alla torre. La struttura, alta più di 20 m con inusuale pianta esagonale, è sopravvissuta solo dal lato lucchese; la leggenda vuole che i pisani abbiano demolito la parte di torre dalla loro parte del confine, pur di non condividerne il possesso con i vicini. Fu costruita nel 1264 entrando a far parte delle torri di avvistamento realizzate dai pisani dopo aver conquistato le fortezze lucchesi di Castiglione e Cotone proprio sui monti di Filettole. La torre fu poi riconquistata dai lucchesi, forse aiutati dal conte Ugolino, nel 1275 quando “scendendo dal colle di Filectoro fecero terra bruciata fino alla Madonna di Castello” di Vecchiano.