SALA 5 – LA RIVOLUZIONE NEOLITICA, UN LUNGO PROCESSO DALL’ORIENTE ALL’EUROPA
Vengono illustrate le innovazioni tecnologiche del Mesolitico e del Neolitico, mettendo a confronto quanto avviene nel Vicino Oriente e poi nell’Europa sud-orientale rispetto all’ Italia. Sul lato destro della sala si illustra la costruzione dei primi santuari del Vicino Oriente con la produzione di idoletti in pietra e terracotta, rappresentanti soprattutto “dee madri” e successivamente il passaggio al Calcolitico e l “invenzione” della prima metallurgia. Sul lato sinistro si racconta l’arrivo in Italia di gruppi neolitici dalla Grecia e dall’Albania che introducono nuove specie vegetali e animali originarie del Vicino Oriente. Le postazioni tattili espongono le riproduzioni dei primi vasi in ceramica, seguendo l’evolvere delle forme e delle decorazioni, di strumenti in osso, ossidiana, selce, pietra levigata provenienti dai villaggi dediti all’agricoltura e all’allevamento e dalle sepolture. Negli spazi sperimentali è possibile provare l’uso del primo telaio orizzontale e la decorazione della ceramica impressa su argilla.
Nella vetrina viene illustrata la frequentazione di Grotta all’Onda durante il Neolitico finale e l’Eneolitico con numerosi reperti, tra cui ceramiche, strumenti in selce e ossidiana, ornamenti in osso e conchiglia, oltre a un calco di una porzione dell’area di scavo, che evidenziano come questo insediamento fosse al centro di un’ampia rete di traffici commerciali. In una vetrina precedente sono esposti alcuni strumenti in selce mesolitici dall’insediamento di Isola Santa in Garfagnana. Nella postazione video due filmati di archeologia sperimentale mostrano la lavorazione dell’argilla per la prima ceramica e la prima fusione del rame.